Come il rifiuto diventa risorsa

L'impianto in oggetto riceve i RSU, residuali della raccolta differenziata, prodotti dai Comuni dell'ex ATO LE/3. Tutti i rifiuti conferiti, dopo un'ispezione visiva, volta ad eliminare quei rifiuti non processabili (Gomme, Elettrodomestici, ....), sono avviati alla triturazione primaria ed al successivo trattamento di biostabilizzazione.

Al termine di tale processo il rifiuto, attraverso una serie di trattamenti meccanici di vagliatura e separazione, viene suddiviso in una Frazione Secca Combustibile (FSC) ed in una Frazione Umida (RBD).

La FSC, sfusa o imballata, viene trasferita presso l'impianto di produzione di CDR di Cavallino (LE) dove si procede alla produzione di Combustibile Derivato dai Rifiuti (CDR) da avviare alla produzione di energia elettrica in impianti idonei. La frazione umida (RBD) è invece conferita nell'annessa discarica di Servizio/Soccorso.

Bilancio di massa per l'impianto

  • Quantità RSU trattati 81.030 ton/anno
  • Quantità FSC prodotta 35.653 ton/anno
Dati di progetto

Legenda

Legenda delle specifiche tecniche

  • RSU Rifiuto Solido Urbano o Rifiuto Solido Assimilabile all'urbano (R.S.A.) residuale dalle raccolte differenziate
  • FSC Frazione Secca Combustibile, materiale proveniente dal sopravaglio e precedentemente biostabilizzato da avviare alla produzione di CDR
  • RBD Rifiuto Biostabilizzato da Discarica, frazione umida biostabilizzata da avviare allo smaltimento in discarica, caratterizzata da IRD <= 800 mgO2 * kg SV-1 * h-1
  • NON PROCESSABILI frazione eliminata dal processo in fase di ispezione al conferimento
  • METALLI metalli ferrosi (da processi di deferrizzazione primaria e secondaria) e non ferrosi
  • PERDITE DI PROCESSO perdita di massa del materiale durante il processo di biostabilizzazione dovuta alla degradazione ed alla perdita di umidità del rifiuto trattato
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